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Siffatto reato (476-493bis) si compie quando vengono trasgrediti gli elementi di fiducia e sicurezza che la legislazione conferisce ad una specifica documentazione. A livello di salvaguardia penalistica per documentazione si intende qualsiasi scritto sopra un supporto adeguato, eseguita da uno specifico soggetto, teso a sostenere una richiesta giuridica o ad appurare un fatto di rilevanza giuridica.

Elementi caratteristici della documentazione sono: a) scrittura: che può essere esplicitata in qualsiasi maniera e lingua; non è necessaria né l autografia né il fattore indelebile del supporto utilizzato, basta che sia capace di mantenere intatta la scrittura per un periodo di tempo utile all utilizzo cui la documentazione è indirizzata; lo scrittura, altresì, può essere esplicitata su un qualunque supporto (foglio, pergamena, supporto di legno, lapide e così via);b) contenuto: la documentazione deve contenere un atto di intenzionalità o l enunciazione di un evento;c) identificazione dello scrivente o della sua origine:

lo scrivente è colui che lo ha stilato; generalmente la documentazione è sottoscritta dal suo artefice, con apposita firma oppure con una sigla, un nomignolo o un nome fittizio e così via; per la documentazione in cui non è prevista la sottoscrizione (elenchi, registri commerciali e così via), basta che la loro appartenenza e origine derivi da altri elementi della scrittura.

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I documenti, in base alla salvaguardia penalistica, si contraddistinguono in due grosse tipologie: documenti pubblici e scritti privati. La nozione di documento pubblico, in ambito penale, è più estesa di quella del codice civile [v. c.c. 2699, 2700], poiché rientrano nella medesima non soltanto le documentazioni stilate, a livello formale, da un notaio o da un altro soggetto a cui viene concesso di conferirgli pubblica fede, ma pure le documentazioni stilate da un ufficiale o un dipendente pubblico delegato per una prestazione pubblica, a livello formale, per una finalità di diritto pubblico, concernente le prestazioni della propria mansione e del servizio pubblico, allo scopo di dimostrare un evento giuridicamente o di dimostrare fatti da lui commessi o accaduti in sua presenza e che sono rilevanti giuridicamente (Cass. 17-7-1990, n. 10414).

Rispetto a siffatta circostanza, sono documenti pubblici con finalità penali: a) tutti i documenti considerati pubblici in base al diritto civile [v. c.c. 2699, 2700]; b) tutti i documenti presenti nelle strutture pubbliche, quando hanno la caratteristica di essere probatori e valore esterno ai fini dei documenti di eventi riguardanti l attività spiegata ed alla uniformità delle attività amministrative della struttura pubblica cui i loro autori - artefici sono preposti (es.: opinioni; elenchi del portalettere per le ricevute dalle raccomandate, elenchi e registri di firme per la presenza dei lavoratori di una struttura pubblica): essi, ovvero, rappresentano elemento conoscitivo a beneficio della società; c) tutti i documenti in cui si esplica la corrispondenza formale degli istituti amministrativi; d) tutti i documenti stilati da dipendenti pubblici preposti per una prestazione pubblica nello svolgimento delle loro funzioni. In conclusione, dunque, il presupposto della pubblicità del documento si attribuisce all ente che lo ha definito e non ai suoi rapporti con il pubblico.

Gli scritti privati hanno caratteristica residuale: sono, difatti, tutti gli atti che non hanno carattere pubblico; ovvero si tratta di qualsiasi atto che deriva da una persona che non svolge una mansione pubblica ufficiale o una prestazione pubblica; vi fanno parte sia i documenti stilati da un soggetto privato, sia gli atti stilati da un dipendente di una struttura pubblica o da un pubblico ufficiale al di là delle loro mansioni.

Principalmente, è stata individuata la caratteristica peculiare di uno scritto privato: le prescrizioni mediche non pattuite con gli enti assistenziali; la firma inserita in un quadro; le schede elettorali; i telegrammi mandati da soggetti privati; e così via. Rappresentano documenti privati pure gli atti testamentari autografi, le cambiali e qualsiasi tipo di assegno trasferibile per girata o al portatore, pure se siffatti documenti sono parificati, ma soltanto ai fini della condanna, ai documenti pubblici [v. 491]. La legislazione contraddistingue tra falso materiale e falso ideologico. Siffatta classificazione è legata al doppio valore significativo che può avere il termine di falso, ossia non genuino o come non vero [v. Libro II, Titolo VII]; tuttavia, si ha falsità materiale nel momento in cui l atto non è genuino e falsità ideologica nel momento in cui non è vero.

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La disciplina giuridica, rispetto alla spiegazione di atto genuino come quell atto che proviene realmente da chi risulta esserne l artefice, e non abbia avuto modifiche, ossia trasformazioni di ogni tipo applicate dopo la sua stesura, ha stabilito che:

a) la falsità materiale, poiché non ammette la genuinità dell atto, può mostrarsi in due forme: contraffazione o falsificazione, quando l atto è stilato da soggetto differente da quello che risulta esserne l artefice; ed alterazione o manipolazione, quando all atto, stilato da chi vi risulta l artefice, siano state attuate delle modifiche di qualsiasi tipo (postille, cancellazioni) in seguito alla stesura.

Il falso materiale, quindi, prevede tre elementi che lo caratterizzano: l artefice dello scritto, la data ed il luogo di redazione del documento; è conforme alla forma dell atto;b) la falsità ideologica, mentre, si ha quando l atto, che non ha subito contraffazione né alterazione, presenta notizie false, cosa che la legislazione chiama «attesta falsamente» (es.: prova della presenza di testimoni che non sono presenti, prova della retribuzione inerente la stesura del documento mentre siffatta retribuzione non accade in quel momento ecc…); il falso ideologico, quindi, cade sulle prove dell artefice; è conforme a quanto contenuto nell atto. In base a ciò va evidenziato che l ipotesi presunta dall art. 478 rappresenta falsità ideologica e non, come inesattamente segnalato nella sezione di intestazione al medesimo articolo, falsità materiale.

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La differenza tra falsità ideologica e falsità materiale non è importante soltanto a livello teorico ma anche, principalmente, a livello pratico, poiché: a) mentre il falso materiali è punito poiché di rilevanza giuridica;b) il falso ideologico, mentre, per essere punito, oltre ad essere giuridicamente rilevante, richiede anche che l artefice dell atto falso abbia omesso il vincolo giuridico di dimostrare o dire la verità.

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Prima dell esame delle diverse figure del falso in documenti, è necessario tener presente la problematica della falsità consentito: ovvero il problema se la sottoscrizione applicata da una terza persona con il permesso del legittimo autore, rappresenti reato di falsità o sia scriminata ex art. 50 (autorizzazione dell avente siffatto diritto). Questa questione riguarda principalmente la falsità in documenti privati.

La disciplina giurisprudenziale odierna afferma che non può essere applicabile l autorizzazione o consenso scriminante ex art. 50 sia per i documenti pubblici che per quelli privati, poiché la salvaguardia penalistica ha per contenuto la pubblica fiducia [v. Libro II, Titolo VII] che è un interesse non disponibile per la persona privata.

La fiducia pubblica inerente ai documenti, si sostiene, viene compromessa con la stesura di un documento falso utilizzato per ottenere un beneficio o procurare un pregiudizio ad altri soggetti (pure negli illeciti di falsità in atti privati, la legislazione tende a salvaguardare la genuinità dell atto in sé sostenuta, a prescindere dalla presenza o meno di un danneggiamento). Dunque, l autorizzazione dell autore all applicazione della firma falsa non scrimina poiché viene assicurata la genuinità e l efficienza probatoria dell atto, ossia un interesse di importanza sociale e collettiva e perciò non disponibile da parte della persona privata.